giovedì, marzo 30, 2006

[Part Two] ...la fiamma...

"Hai aspettato molto?"
"Tutta la vita."


Questo dialogo si svolge tra Deborah e Noodles, ma è un dialogo che si è svolto anche tra C'era una volta in America ed il sottoscritto.
E come Noodles ho aspettato tutta la vita (17 anni, 5a liceo) che qualcuno, o qualcosa, mi parlasse con tanta profondità e con tanta semplicità al tempo stesso.
3h40', una parabola struggente sull' amicizia e sull'amore (si può scrivere amore su un blog?).
Fu la prima volta che mi accorsi che l'Arte è tutto fuorchè qualcosa di astratto.
E' un pugno in faccia.
Devi solo essere nella posizione giusta per riceverlo.
Tanti libri, tanti film, tantissimi dischi...ma quella fu la prima volta che rimasi sconvolto.
Per la lettura del Cantico dei Cantici tra i sacchi di farina e le mele.
Per la corsa dei bambini sotto il ponte.
Per l'incontro tra i vecchi Noodles e Deborah che non hanno la forza di guardarsi negli occhi.
Per il sorriso oppiaceo dell'ultimo fotogramma.

Punto di non ritorno.

"Che hai fatto in tutti questi anni, Noodles?"
"...sono andato a letto presto."

mercoledì, marzo 29, 2006

[Part One] La scintilla...

Cominciamo dall'inizio.
O quasi.
I pochi ricordi che ho prima dei 6 anni si limitano a:
- recitazione delle capitali d'Europa;
- colorazione delle pagine in bianco e nero di Braccio di Ferro e ritaglio dei personaggi dei fumetti de "L'uomo ragno GIGANTE";
- visione di cartoni animati vari;
- duelli con pistole e petardi tra me e mio fratello, utilizzando lo schienale del divano del salotto come mustang;
- il percorso delle stelline dell'asilo delle Suore Celestine: nel piatto--> in bocca--> in terra, tutti i martedì;
- chiusura a chiave di porte varie, con annessa implorante richiesta di apertura da parte degli sventurati prigionieri.
Avevo 6 anni.
Forse 7.
Immaginate un bambino di 6 anni di fronte a questo film.
Profondo Rosso.
Fu la prima volta che mi accorsi che il cinema poteva sconvolgermi. Farmi male. E farmi bene, ma questo lo scoprii molti anni dopo.
La catenina di Clara Calamai, il pupazzo meccanico di Rambaldi, la villa abbandonata, le mani guantate dell'assassino, la frase "Tanto non mi sfuggirai, ti ucciderò lo stesso...una volta o l'altra!", la musica dei Goblin e la nenia infantile... li sognai per molte notti...
Che effetto può avere tutto ciò su un bambino di 6 anni? Lo avete sotto gli occhi :-D
Naturalmente non mi accorsi delle meraviglie tecniche di quel film. O forse si, visto il terrore totale suscitato in me dalla visione, pochi anni dopo, di Shining di Stanley Kubrick.
Avevo (ho) paura della steadycam?
E perchè adoro spaventarmi sebbene sia un fifone incurabile?
Ancora oggi fisso il pavimento se vado a vedere un horror al cinema.
E allora?
E allora niente, però è così.

martedì, marzo 28, 2006

Primo Post. First Dream.

Vinco la mia proverbiale riservatezza.
Da oggi sono un blogger pur'io.
Non so per quanto tempo, ma se mi conosco (e mi conosco) non sarà per molto.
Un blog vive se il suo creatore parla di se, e parlare di me è la cosa che più odio.
Però...però...ci sono tante cose che amo e che, in rigorosissimo ordine casuale, ho deciso di postare in questo spazio.
Chiunque vorrà lasciare un impronta sarà il benvenuto.
E il piacere... è tutto mio.