lunedì, maggio 08, 2006

SCREAMing HeADLEss TORSOS

Ciò che gli Extreme non sono mai riusciti a fare.
Fondere il funk ed il rock in questo modo.
E quando senti ciò che fa Dean con la voce non puoi non pensare a Demetrio.
Miles avrebbe goduto nel sentire la loro versione di Blue in green.
Spettacolari!

sabato, maggio 06, 2006

[epilogue] Da Venezia non si torna - Settembre 2002

Qual'è la notizia interessante?
Al terzo piano dell'Hotel Excelsior sta per iniziare il party privato di Dolls.
Sono le 00.30...è troppo tardi per tentare di procurarci un invito e allora decidiamo di rischiare di prendere qualche botta dagli energumeni dell' Office Kitano.
Renato attacca ad un porta-accrediti la tessera della biblioteca universitaria (!), io non ho nemmeno quella. Ma ci proviamo.
Entriamo spediti nell' Hotel Excelsior, come se abitassimo lì da sempre, saliamo le scale e arriviamo all'ingresso della festa.
Davanti alla porta ci sono 8 metri cubi di energumeno.
"Invito, prego!".
Renato & Il Sottoscritto: "Salve, noi lavoriamo per Stream, dobbiamo consegnare dei documenti ad un collega".
Segue il nome di un tizio conosciuto il giorno prima, che effettivamente lavora per Stream.
Fortuna sfacciata (leggi culo allucinante) vuole che l'energumeno conosca il tizio in questione, e dica "Non credo sia arrivato..."
Ed allora, con una faccia di culo grande quanto il desiderio che ho di varcare quella porta, esclamo con aria professionale "Senti, facci entrare un momento, vediamo se c'è, e se non lo troviamo ce ne andiamo!"
E l'energumeno si sposta.
...
HA FUNZIONATO!!!! NON POSSO CREDERCI!!!
Siamo al party privato di Kitano, due randagi (io in jeans e camicia bianca, Renato in maglietta nera, pantaloni neri...e zaino sulle spalle!!!!) in mezzo a persone vestite elegantemente, in abito!
Il modo per non farsi notare in queste situazioni è fare finta di nulla, avvicinarsi ai tavoli, gustare i tramezzini, bere un bicchiere di vino...e infatti fila tutto liscio, nessuno ci nota.
Kitano sta cenando dietro un separè e ne approfitto per fare qualche foto con degli ospiti interessanti (come Amos Gitai o la protagonista di Snake of June di Tsukamoto).
Nemmeno mezz'ora ed ecco che al centro della sala irrompe (è proprio il caso di dirlo) Kitano con un fare che ricorda Mai dire banzai...applauso infinito, sorrisi ed inchini per tutti. Renato toglie la videocamera dallo zaino e riesce a filmare per qualche minuto.
Non posto la foto che ho fatto con Miho Kanno perchè ho uno sguardo inebetito, quella con Amos Gitai mi pare più dignitosa :-D
La festa finisce tardissimo e rimaniamo bloccati al Lido. Ma volete che mi importi qualcosa?

Prima di partire mi chiedevo se ne sarebbe valsa la pena.

L'inchino di Kitano.
Amanda Plummer che mi sorride mentre le sussurro che la amo.
Rebecca Liljeberg che culla il suo bambino.
Larry Clark e la protagonista di Ken Park che mi fotografano mentre io li riprendo con la videocamera.
L'aria di Venezia.
La gioia di trovarmi in mezzo ad una marea di ragazzi appassionati di cinema.
La bellezza indescrivibile di Gong Li.
Essere così stanchi da non avere nemmeno la forza di aprire gli occhi.
Vagare, dopo il party di Dolls, per il Lido deserto alle 3.00 di notte perchè l'ultimo vaporetto è ormai partito, e aspettare l'alba dormendo (?) sulla sedia di plastica di un chiosco all'aperto (ma l'indomani ci sarà 11'09'01).
Il finale di Dolls.
Il sottoscritto come Lucignolo nel Paese dei Balocchi alla festa privata di Kitano, con Amos Gitai che mi sfotte per via della foto con lui e la sua donna.
Il corto sull'11 settembre di Sean Penn, poesia pura...ho pianto per 11 minuti, 9 secondi ed un fotogramma...e ho continuato a piangere per buona parte degli undici minuti seguenti.
Le sedie del PalaBNL, che nemmeno il nano di Lynch ci sarebbe stato comodo.
Lo sguardo di una ragazza della biglietteria, col sottoscritto impazzito che la riprende e le dice che vuole portarsi a casa un pezzettino di tutte le cose belle di Venezia.
Danis Tanovic che compra le sigarette al tabacchino e nessuno lo riconosce.
Tutto ciò che ricorderò.

E' stato bello (non) tornare...e sognare di essere già a Venezia il prossimo anno.

Matane.

venerdì, maggio 05, 2006

[part two] Da Venezia non si torna - Settembre 2002

Dove ero arrivato? Ah, si...la visione brassiana con sigaro incluso.
E un cordone di signorine al seguito. :-D
In realtà, l'osservare in modo distaccato quel capannello fa si che io conosca un ragazzo che è un habituè del Festival, e costui mi da una dritta sulle conferenze stampa del mattino.
C'è una zona, che pochissimi conoscono, dove è possibile incrociare i registi che salgono al terzo piano del Casinò per le conferenze stampa.
Il film sarà l'indomani, io e Renato siamo già là con la testa.
"Ma dai, ma figurati se..."

Venezia, 5 settembre 2002. 11.00 a.m.
"Attenti, arriva!!!". L'urlo appartiene ad un fotografo. L'informazione che ho avuto è corretta...Kitano arriverà alla conferenza stampa passando per l'ingresso posteriore del Casinò del Lido. Fortunatamente siamo in pochi a saperlo, una decina di persone. Accendo la videocamera, mi appoggio alla parete dell'atrio per lasciargli tutto lo spazio necessario...ed eccolo!
In un istante la celluloide diventa carne.
Il centro di una circonferenza di guardie del corpo...la sua andatura caracollante, lo sguardo basso...FANTASTICO! Sembra di vedere Nishi che cammina sulla spiaggia... Mi passa di fianco, 50 centimetri... Riprendo tutto, compreso l'ingresso del cast di Dolls, Hidetoshi Nishima e Miho Kanno.
A questo punto metto da parte tutta la mia timidezza.
Lui è qui, devo riuscire a dirgli due parole, a dirgli quanto amo il suo cinema, magari avvicinandomi con la scusa di un autografo. Quando potrà ricapitarmi un'occasione simile?
Lo aspetto alla fine della conferenza stampa...arriva, ha uno sguardo più rilassato, oserei dire che sorride...gli allungo il press-book di Dolls...un uomo della security mi scaccia...ma Takeshi si accorge di me, allontana la security e mi viene incontro...mi si azzera la salivazione...sento il suo classico "verso" ..."Mmmhhh... gli do il press-book...l'autografo è fatto...lo ringrazio e gli dico, con una voce che definire tremolante è un eufemismo, l'unica cosa che mi viene in mente in quel momento di delirio totale: "You are a genius!"...e lui che fa? Mi sorride e mi fa un inchino!!!!
E se ne va.

E' troppo.
Il bambino e l'adulto che sono dentro di me danzano in un sabba sfrenato. Esternamente mi limito ad un "...meraviglioso..." ma dentro di me vi assicuro che sento il mio stomaco brindare col cuore e prendere per il culo il cervello.
Sono felice, ho incontrato uno degli artisti che stimo di più al mondo e sono perfino riuscito a dirgli due parole...mi basta poco? Può darsi, ma sono felice lo stesso, e me ne fotto.
Sale in macchina e parte.



Cosa posso dire? Che l'incontro con Larry Clark e con il cast di Ken Park del giorno prima non è niente in confronto...e niente è in confronto l'incontro dei giorni seguenti con tanti altri attori e registi: Paolo Virzì, Rebecca Liljeberg, Samira Makmalbhaf, Danis Tanovic, Amos Gitai, Alejandro Gonzales Inarritu, Claude Lelouch, Sergio Rubini...tutti gentilissimi...
E l'incontro con Gong Li sulle scale del Casinò? Beh...jeans e t-shirt, semplicissima,...bellissima, nei suoi film non sembra così bella...un sorriso che mi disarma...con una tale grazia...una delle donne più affascinanti del mondo.

Ore 21.45.
Gasati come non mai, ci accomodiamo in Sala Grande per la proiezione di Dolls. Kitano ed il cast sono seduti qualche fila dietro di noi.
Quando la speaker annuncia il suo nome un boato rischia di buttare giù la sala...la mia videocamera immortala i duecento inchini e l'imbarazzo di questo GENIO.
Dolls meriterebbe (e meriterà) un post apposito.
E' un'opera d'arte. Un orgasmo cinematografico.
Un film difficile, il più difficile mai realizzato da Kitano. Per l'atmosfera rarefatta, i pochissimi dialoghi...si avvicina a Silenzio sul mare...E' un film DISPERATO, triste...ma MERAVIGLIOSO.
Alla fine del film il boato di approvazione è superiore a quello iniziale. Lo aspetto all'uscita posteriore della Sala Grande e gli scatto qualche foto.
Adrenalina & serotonina vengono sintetizzate e liberate in quantità industriale.
Chiunque a questo punto si accontenterebbe, ma alla fine del film riceviamo una notizia interessante...una notizia che renderà questo viaggio indimenticabile come un qualcosa di marchiato a fuoco sul petto.

(continua...)

mercoledì, maggio 03, 2006

Da Venezia non si torna - Settembre 2002

Ultimi giorni del mese di Luglio del 2002.
Navigando sul web leggo una notizia sul sito della Biennale di Venezia che mi fa sobbalzare dalla sedia: al festival di Venezia ci sarà Takeshi Kitano col suo nuovo film , Dolls.
Takeshi Kitano, il Maestro, il regista di capolavori come Hana-Bi, Sonatine, Silenzio sul mare, L'estate di Kikujiro, il poeta capace di rendere sublime e romantico un seppuku, il cantore della conciliazione degli opposti.
Si, Takeshi Kitano.
In Italia.
A Venezia.
Nuovo film.
Tra un mese.

Immediatamente mi precipito al telefono, rischiando di rompermi l'osso del collo, e compongo il numero del compagno di sushi Renato.
Segue fedele resoconto della telefonata:
"Renà, Kitano sarà a Venezia!"
"..."
"Renato, ci sei?"
"Dobbiamo andare!"
"Si! Dobbiamo andare!"
Click!

Ma andare dove? 10 secondi dopo aver riattaccato mi rendo conto di aver fatto i conti senza l'oste.
L'adrenalina inizia ad essere metabolizzata ed io inizio a ragionare: devo fare i conti con la mia situazione economica del periodo non proprio florida, tantopiù che il Festival è a distanza di un mese...e non sappiamo nemmeno se riusciremo a vedere il film...
Vedere Kitano in carne, ossa e giacca? Ma non scherziamo! E' impossibile vederlo in Giappone, figuriamoci in Italia...
Io sono abbastanza scettico, ed è Renato che mi contagia col suo entusiasmo.
Ma si, male andando ci saremo fatti una vacanza di 3 giorni a Venezia (non ci sono mai stato) e magari riusciremo persino a vedere qualche film.
E poi io non ho mai volato! Sarebbe la prima volta.
Si va.

Il 3 Settembre si parte: AirOne da Alghero, destinazione Milano.
Il mio primo viaggio in aereo, complice lo stornello propiziatorio che io e Renato ripeteremo anche gli anni successivi, procede tranquillo.
Per risparmiare, Renato propone di sistemarci a Padova da un suo zio, che ci fa pernottare in una bellissima stanza...nella caserma dei pompieri di Padova!!!
Proprio una caserma dei pompieri, con tanto di palo su cui scivolare in caso di allarme incendio.
Ci dividiamo i compiti, compiti che si trasformeranno in veri e propri ruoli gli anni seguenti: io alla videocamera e Renato alla macchina fotografica.
In treno da Padova a Venezia iniziamo a fantasticare, io faccio stupide riprese dei passeggeri per ammazzare il tempo...arriviamo a Venezia, accendo nuovamente la videocamera, scendiamo dal treno e...l'acqua!!!

Ora, tutti sanno che a Venezia c'è l'acqua. Ma sapere che c'è non conta nulla. Devi essere lì.
Ogni volta che guardo le riprese che ho fatto quel giorno mi vengono i brividi.
L'acqua.
Le case che escono dall'acqua.
Chi non è mai stato a Venezia non può capire cosa si provi a vedere uno spettacolo simile.
Da togliere il fiato.

Raggiungiamo la zona cinema del Lido in vaporetto. E' il primo giorno, non sappiamo NULLA , per noi è tutto nuovo, e cerchiamo di adattarci...ci aggiriamo con le orecchie puntate in ogni direzione, pronti a captare qualsiasi informazione utile.
Quanta gente, e tutti appassionati di cinema. Ragazzi che spendono soldi per vedere film. Possibile? Allora esistono altri pazzi come noi.
Solo che, con tutti i registi fantastici che ci sono al Lido chi è il primo in cui ci imbattiamo io e Renato?
Ecco.

:-(
Questa foto mi ha fatto passare la voglia di scrivere...
Continua sul prossimo post.
Quando mi riprendo.



(continua...)