domenica, luglio 30, 2006

Venezia 2005 - 7 settembre

Si aspetta Tim Burton , che fa allontanare tutte le persone presenti nel raggio di 10 km. Ma tanto stasera lo vedremo in sala…


Dopo svariati tentativi finalmente riesco ad incontrare Giuseppe (AKA Effetto Notte): ci conosciamo “nel virtuale” dal 2002 (forum cinematografici di 35mm e di Pigrecoemme), una persona sanguigna, schietta, diretta, colta, simpaticissima.
Proprio come appare nei forum, proprio come me lo aspettavo. Una gran persona!


Ore 17.00: visione di VERS LE SUD di Laurent Cantet.
Un’altra boccata di aria pura. Charlotte Rampling insieme alla Huppert è la mia favorita per la Coppa Volpi. Cantet si discosta dalle tematiche dei suoi due precedenti film (che ho amato molto, A TEMPO PIENO e RISORSE UMANE) ma colpisce ancora nel segno. [voto: 7,5]
Subito dopo, ore 19.30, THE CORPSE BRIDE DI Tim Burton.
Quest’anno non c’è Johnny Depp ma l’accoglienza è ugualmente grandiosa.


Tim Burton arriva con la moglie Helena Bonham Carter, che doppia il personaggio della sposa cadavere.


Qui è necessario soffermarsi un attimo e dire una parola: CAPOLAVORO.
Semplicemente la cosa più bella che ho visto a Venezia (a proposito, perché mettere fuori concorso un film come questo e mettere invece in concorso roba come CINDERELLA MAN o PROOF? ).
Un capolavoro assoluto, forse la cosa più bella di Burton…ho pianto, ho riso e mi sono esaltato come non mi succedeva da tempo.
Il momento in cui Depp suona il pianoforte…
Poesia pura. [voto: 10]
Alla fine del film per avere l’autografo sulla locandina di Mars Attacks ho rischiato la morte (mi sono incastrato su degli spuntoni di ferro, spinto dai fans scalmanati)…anzi, sono morto , e questa è la mia sposa!



つづく

venerdì, luglio 28, 2006

Venezia 2005 - 6 settembre

Trovo che questa foto sia bellissima:
Natacha Regnier e Mathieu


mentre la Regnier esce dalla conferenza stampa del film di Jean-Pierre Limosin.
Ne approfitto per ringraziare Renatin delle bellissime foto che ha scattato in questi 11 giorni.
Tra cui anche questa a John Turturro


del quale stasera vedremo il nuovo film !!!
Arriva Abel Ferrara con Forrest Whitaker




…vedete come è ridotto Ferrara? Beh, le foto non rendono l’idea…dal vivo è molto peggio :-D
Alle 14.30 entriamo in Sala Grande per vedere il suo nuovo film, MARY.
Stupendo!!!!!!!!!!!!!
Un Ferrara che è tornato quello lucido e spietato di "Fratelli" e de "Il cattivo tenente"…e Whitaker meriterebbe la Coppa Volpi!!!!!!
Grande, grandissimo film! [voto: 8]
Non c’è tempo di respirare: alle 19.30 c’è ROMANCE & CIGARETTES, di John Turturro



…film divertentissimo, sembra un Coen del tempo in cui erano i Coen (e infatti i Coen producono, e sono in sala anche loro ), un grande Gandolfini ma soprattutto una fantastica Kate Winslet, bella e triviale come non mai. [voto: 7,5]
Ci sarebbe ora il film di Faenza, che tralasciamo (ed a leggere i commenti faremo bene!), ma con Goran Bregovic, per un musico amante di Kusturica come il sottoscritto, non può mancare una stretta di mano con tanto di prostrazione


00.15: EDMOND di Stuart Gordon (regista dell’ottimo horror RE-ANIMATOR)…la stanchezza inizia a farsi sentire, ed è un peccato perché il film è ottimo: sceneggiato da David Mamet e interpretato in maniera strabiliante dall’incommensurabile William H. Macy [voto: 8]

Stuart Gordon


William H. Macy



(che grandissimo attore…ma che c***o di espressione ho?)

つづく

martedì, luglio 25, 2006

Venezia 2005 - 5 settembre

Giornata ricca: 3 film + momento gossip! :-D
Si, vado a Venezia per vedere bellissimi film girati da registi geniali...ma anche io ho diritto ad avere un momento così! Anche io!!!
E invece la delusione arriva di primissima mattina: una delle donne più affascinanti e più sexy del mondo, Gwyneth Paltrow, non c’è.
Il suo nome è sul foglio delle conferenze stampa…ma non c’è!
All’ultimo momento ha bidonato…chi mi conosce sa quanto io abbia rotto le palle ai miei amici per anni...il mio momento gossip del festival è miseramente sfumato :-(
Arriva Miike Takashi, stasera vedrò il suo nuovo film. Quest’anno sembra molto più sereno e rilassato dell’anno passato



Che grazia, che classe Isabelle Huppert


Una donna semplicemente meravigliosa.
La mattinata di incontri si conclude con Jake Gillenhal,


Liev Schreiber


(mi dicono che il suo film è molto bello) e il Gladiatore (ma io preferisco chiamarlo Officer Bud White) Russell Crowe:


ciò che si dice di lui è vero, è sempre incazzato!
Di solito quando un personaggio così famoso si avvicina per firmare autografi le ragazzine urlano e si strappano i capelli…per lui c’era un silenzio di tomba, nessuno osava fiatare, giuro!
Iniziamo la visione dei film della giornata: il primo è alle 16.30, PROOF di John Madden…insomma, filmetto perfettino, grandi attori (Hopkins su tutti, neanche a dirlo)…uno di quei film da Oscar a la “A beautiful mind”…perché metterlo in concorso? [voto 5]
...però gli sguardi che ci regala Lecter alla fine del film valgono il prezzo del biglietto; il mio amico Mauro gli allunga la locandina de “Il silenzio degli innocenti” e lui lo guarda come se volesse gustare il suo fegato con un piatto di fave ed un buon Chianti...


[ alle 19.00 c’è la proiezione di CINDERELLA MAN di Ron Howard, che non vedo. Ho provato a vederlo al cinema appena tornato a Sassari: a parte lo schifo totale del doppiaggio (11 giorni di film in lingua originale sottotitolati in italiano a Venezia, aria pura), per la seconda volta nella mia vita sono andato via dal cinema prima che il film fosse finito: per la precisione ho resistito 23 minuti. Pesantissimo. ]

Capatina al ristorante cinese (dove due anni prima si poteva trovare Tsai Ming-Liang) prima dei due film consecutivi: ci abbuffiamo e beviamo (birra e moltissimo caffè) nella speranza di non risentire della stanchezza accumulata nel corso della giornata.
Torniamo a Venezia: ore 22.00, GABRIELLE di Patrice Chereau, che avevo adorato in Intimacy.
Il film è per ora il mio Leone d’Oro (insieme al film di Garrell), un coltello affilatissimo su borghesia e relazione di coppia, un film cattivissimo, disperato, a mio parere per nulla didascalico come detto da alcuni. Immensi la Huppert e Pascal Gregory, che rispondono agli applausi della sala con imbarazzo. [voto: 8,5]
Subito dopo (ore 24.00) vedo YOKAI DAISENSO di Miike Takashi: vale entro certi limiti il discorso fatto per Gilliam…non sembra nemmeno un suo film, sembra una marchetta…divertente ma niente di più (ma Miike non deve essere divertente, non in questo modo almeno…). Nota di merito alla meravigliosa Chiaki “Go Go Yubari” Kuryama [voto: 6]
Però la foto del fan club con Miike è d’obbligo



つづく

domenica, luglio 23, 2006

Venezia 2005 - 4 settembre

E’ dal giorno in cui lessi il Programma Ufficiale che penso “chissà se ci sarà…chissà se ci sarà… passa per un recluso, si dice che sia una persona scontrosa…io la locandina de “La montagna sacra” la porto lo stesso!”
Sorpresa. Alejandro Jodorowsky è una persona gentilissima e disponibile, e sembra davvero felice (e sorpreso) di incontrare delle persone che hanno locandine e DVD dei suoi capolavori


E anche Donald Sutherland, a Venezia per IL CASANOVA DI FELLINI, è molto gentile


Jodorowsky è a Venezia per presentare il film in cui interpreta Ludovico Van, MUSIKANTEN di Franco Battiato.
L’attesa è tanta ma alcuni mi dicono di non farlo…che sono un masochista, che ho soldi da buttare, etc etc…ma voglio vedere il film, ormai ho deciso…tanto lo noleggerei…e poi vederlo seduto a due metri da Jodorowsky, vuoi mettere?
E infatti…MUSIKANTEN è una schifezza immonda.
Una delle cose più brutte che abbia mai visto.
Mal recitato (Jodorowsky che rotola nel prato è già un cult del trash involontario!!!) e malissimo diretto, montaggio da telenovela brasiliana, doppiaggio PE-NO-SO, dialoghi da far accapponare la pelle…del resto è il ritratto dell’ultimo Battiato: presunzione galattica.
Come dire: “Io sono un artista, e come artista posso fare qualsiasi cosa, anche in campi in cui non ho nessuna competenza…perché io sono Battiato, e allora baciatemi le chiappe!!!!”
Imbarazzante. Peggio dell’episodio di EROS di Antonioni !!!
Busi ha detto che Sgalambro è la Yoko Ono di Battiato…è probabile, forse non è tutta colpa sua, forse si fa traviare dalle cattive compagnie, ma se (ispirato da Ludovico Van) fosse spuntato Alex con una mazza da baseball e si fosse gettato su Battiato cantando “I’m siiiiiiiingin’ in the raaaaaaaaaaaain…!”…beh, vendetta sarebbe stata fatta! [voto: 1]
Mi ricongiungo alla combriccola e inganniamo il tempo guardando la passerella di ELIZABETHTOWN di Cameron Crowe…
Orlando Bloom (sarà il più “urlato” del Festival da parte delle fans…da qui il tormentone Urlando Bloom…)


si comporta da gran signore e firma autografi a tutti (ma proprio tutti!) abbandonando la sala in cui viene proiettato il suo film per tornare in passerella dalle fans scalmanate.
Fortuna che sto per rifarmi la bocca dopo Battiato: è il momento della visione del film insieme ad un altro regista che adoro, Terry Gilliam!!!
Signori, l’autore (anima dei Monty Python) di “Brian di Nazareth” e di “The Meaning of Life”, il regista di grandissimi film come “Le avventure del barone di Munchausen”, “L’esercito delle dodici scimmie” e del capolavoro “Paura e Delirio a Las Vegas”.
Visti i precedenti mi aspettavo di sentire da un momento all’altro che la produzione avesse bloccato il film, o che le copie della pellicola fossero cadute dall’aereo, o andate bruciate…e invece no, THE BROTHERS GRIMM è a Venezia.
Matt Damon, Heath Ledger, Monica Bellucci…passate, passate pure...arriva il grande Terry ed è un boato…ci gustiamo il film, due ore di divertimento puro…però…però…si era parlato di “favola nera”, la favola c’è ma il nero dov’è?...da Gilliam mi aspettavo più cattiveria…comunque un film sopra la media. [voto: 6,5]
La cosa che proprio non ti aspetti accade alla fine del film, nello spiazzo sul retro del Palazzo del Cinema…bodyguards come se piovessero, ma Terry si avvicina a noi e inizia a fare il giullare…abbracci e pacche sulle spalle per tutti…si ferma, ed ad un certo punto di fronte a me ed al mio amico Mauro Arthur Antunes Coimbra (detto Zico) intrattiene la platea di pochi (sono quasi tutti per la Bellucci e Matt Damon) estimatori in estasi che lo avvicinano ed inizia a urlare (si mette davvero ad urlare!!!) verso di noi cose tipo “La festa è qui! La festa è ora!”


Ogni tanto spolvero il dvd autografato di THE MEANING OF LIFE… :-D


つづく

giovedì, luglio 20, 2006

Venezia 2005 - 3 settembre

Per fortuna che Mathieu non si perde d’animo:


sarà questo personaggio che lo protegge e gli infonde fiducia in un domani migliore? O sarà lui che l’ha punito?


In ogni caso la sua maglietta sarà la più fotografata del festival!

[Due arzille signore sulla settantina: “Ooooooh…ma è Giovanni Paolo?” e l’altra “No no…è Benedetto!...ma…forse…forse no…scusate ragazzi, ma che Papa è? ” (SIC!)…” No signora, questo è un Papa giapponese, Takeshi Primo” ….le signore si guardano, poi si guardano ancora ed esclamano “… … … Ah!”, piacevolmente sorprese]

Mentre incontro nuovamente Tsukamoto di fronte alla gelateria


mi preparo spiritualmente (amaretto e pistacchio) alla visione del film di un altro Maestro dall’oriente (si è capito che adoro il cinema asiatico...?), Park Chan-Wook.
Lo vidi già l’anno scorso per THREE…EXTREMES (con Fruit Chan e Miike Takashi…il suo episodio fu di gran lunga il migliore) ma di questo film se ne parla da un anno, lo attendevo impaziente: la conclusione della trilogia della vendetta.


Mentre Park Chan-Wook firma autografi


mi imbatto in Soderbergh, a quanto pare in forma strepitosa con il suo BUBBLE, che non vedrò (per scelta finanziaria)


Ore 15.45: visione (solo soletto) di LES AMANTS REGULIERS di Philippe Garrel.
Che sorpresa! Un film difficile, coraggioso, uno sguardo sulla fine degli anni 60 da parte di un godardiano militante (e si vede!).
Bellissimo, commovente (perfino la fotografia in bianco e nero è commovente), colonna sonora straziante. 3 ore che passano in un istante, uno di quei film che vorresti non finisse mai.
Un difetto? Forse il fatto che anche qui non si riesca a parlare del ’68 senza tirare in ballo la droga, ma sono peccati veniali… [voto: 9]
Alla preparazione della visione delle 22.00 manca qualcosa….cosa? Ma certo! Park Chan-Wook che si aggira allegramente per il Lido insieme alla famiglia: il Takeshi Kitano Sassari-Venezia Fan Club colpisce ancora :-D


E arriviamo alle 22.00: SYMPATHY FOR LADY VENGEANCE, terza parte della trilogia che comprende Sympathy for Mr.Vengeance e Old Boy…



Lady Vengeance è bellissima…in Sala Grande, mentre la speaker dall’accento “goodfellas” ( BEGIN! ) lo presenta al pubblico, Park si bulla e si tocca i capelli come il Vittorio Sgarbi dei tempi d’oro…narciso!
Park gira da Dio, questo si sa…ma sono rimasto un po’ deluso. Forse il meccanismo comincia a scricchiolare un pochino…in LADY VENGEANCE c’è moltissima violenza ma non c’è sofferenza, e se c’è rimane nella pellicola e non arriva allo spettatore (come accade invece in Old Boy e soprattutto nel suo capolavoro Sympathy for Mr.Vengeance), e per un film così è un difetto non da poco. [voto: 7]

つづく

giovedì, luglio 13, 2006

Venezia 2005 - 2 settembre

Ormai è il quarto anno, e incontrare gli amici di sempre è un piacere immenso.
A casa inizio la distribuzione delle maglie del “Kitano Takeshi Sassari-Venezia Fan Club”, saranno una ventina, e ci prepariamo all’invasione del Lido…alle 19.15 ci sarà la proiezione del Film Sorpresa, e da due settimane noi sappiamo che sarà il nuovo film di Takeshi Kitano, TAKESHIS’ ! Come ci sentiamo? In una fottuta estasi, ecco come ci sentiamo!
Arriviamo prestissimo (ore 8.30), il Lido è ancora semideserto.


Colazione d’ordinanza dalla Signora dei Cornetti. Ci avviciniamo all’Hotel Excelsior, covo del gundam di Kitano (siamo abbastanza cattivi?)


…e neanche a farlo apposta troviamo un signore con la coda di cavallo che ci riconosce, ride e ci saluta: Masayuki Mori (boss dell’Office Kitano), che filma i manifesti dei film.


Ci avviciniamo all’ ingresso posteriore del Casinò per la conferenza stampa…toh, chi si vede, Shinya Tsukamoto (TETSUO I e II, tra gli altri), che vaga solo soletto per il Lido come gli capiterà spesso in 11 giorni



Intanto le nostre magliette sortiscono l’effetto di attirare tutte le troupe giapponesi presenti al lido…almeno 4 ci intervisteranno nel corso della giornata, con leggerissima (ehm) vergogna da parte mia nel dover improvvisare (spesso davanti ad italiani incuriositi) stornelli vari per questi adorabili nipponici che quando vedono un europeo con un hiragana o un kanji si trasformano in sanguisughe:
“prego, fate finta di camminare e di pensare ai fatti vostri…ecco, ora ci avviciniamo…ooooohhhhhhh, guardate, “kitano takeshi eiga no kamisama”!!! su, gridate per tre volte: BANZAI BANZAI BANZAI!!!! “
...mi sono nascosto dietro il gigante buono :-D
Torniamo nel luogo degli incontri in tempo per vedere l’arrivo di Bjork per la conferenza stampa del film del marito Matthew Barney…dal vivo sembra un folletto (provate ad immaginare Memole con un viso lappone), con dei capelli e delle scarpe improponibili…ma la amo lo stesso, e di più (e dal periodo Sugarcubes!!!) Che emozione...
Arriva. Alle 12.30 arriva il Maestro Takeshi Kitano…scende dalla macchina , si ferma e ci guarda come se guardasse un quadro appeso storto


…ride ride ride come un matto (avrà pensato “ma questi scemi sono tutti gli anni qua?”), tutto il suo gundam ci riprende e ci fotografa, lui ancora una volta si avvicina e si fa fotografare insieme a noi


…ci fa cinquanta inchini, ci ringrazia e ci chiede se abbiamo già i biglietti del suo film…naturalmente si, ma che gentilezza!
Strafelice mi incammino verso la Sala Grande per vedere il film di Matthew Barney e di Bjork, DRAWING RESTRAINT 9. Sono le 14.30, è presto, ma nonostante questo moltissima gente abbandona la sala dopo pochi minuti: non capisco perché, il film è delizioso …sonnolenza post-prandiale?
Barney: un regista che cura le immagini! Raro. Due ore e trenta di film praticamente muto, un incontro tra Greenaway e Jodorowsky (da antologia il momento in cui i due sposi assaggiano le loro carni) con le musiche di Bjork…come si fa ad abbandonare la sala? Ne esco deliziato, il primo film della mia mostra è splendido [voto: 7,5]
Consumo il mio primo gelato (di 27.236) della Mostra (alla fine della Mostra i proprietari della gelateria del Lido si compreranno questa macchina con i miei soldi)


Ci prepariamo per la passerella di TAKESHIS’ ma soprattutto per la visione del film!
La visione del film…ehm…prima di parlar male di Garibaldi…ehm…TAKESHIS’ è un film da rivedere! Punto.
Quando nel 2002 vidi a Venezia DOLLS rimasi sconcertato, in preda a tanti sentimenti…non sapevo dire se mi fosse piaciuto o meno…non capivo che cosa avessi appena visto perché la complessità dell’opera richiedeva di lasciar sedimentare, come scoprii in seguito, e di rivedere…inutile dire che è diventato uno dei miei preferiti tra i suoi film, e aggiungo che è uno dei suoi capolavori.
Per TAKESHIS’ potrebbe essere uguale…Kitano interpreta per due volte se stesso: il regista Kitano, capelli neri, e l’attore Takeshi, capelli biondi…è una riflessione sul mestiere del regista e sul mestiere dell’attore in cui realtà e sogno si mescolano tra loro, con continui rimandi ai film precedenti di Kitano (Sonatine, Hana-Bi e Brother su tutti)…questo film risulta dalle parti di GETTING ANY, laddove però GETTING ANY era un 8 e ½ non riuscito TAKESHIS’ potrebbe essere considerato l’opera più alta di Kitano…o un delirio autocelebrativo…propenderei per la prima ipotesi, se solo potessi rivederlo…insomma, ancora non ho le idee chiare nemmeno io
Spero che trovi una distribuzione, è un film difficilmente vendibile (come mi confesserà l’addetto stampa di Kitano)… [voto: S.V.]
Purtroppo la serata si conclude male: al mio amico francese Mathieu, giunto a Venezia per la Mostra, con cui nei mesi precedenti al Festival ho scherzato sul fatto che gli italiani fossero ladri (luogo comune francese) e i francesi snob (assoluta verità italiana), rubano il portafoglio nella ressa della passerella di Takeshis’…documenti, bancomat, soldi e biglietti addio! Alla faccia dei luoghi comuni…

つづく

martedì, luglio 11, 2006

Venezia 2005 - 1 settembre

Visto che Venezia 63 si avvicina a grandi passi;
visto che quest'anno non so se potrò esserci;
visto che ci sarà Lynch e se non dovessi riuscire ad esserci sarebbe meglio che mi legassi una macina al collo...
visto tutto ciò, ecco a voi la versione riveduta e corretta del Fotoracconto, giorno per giorno, di Venezia 2005.

(lo so, vi starete chiedendo: "Ma... e il 2003 ed il 2004...?" :-D
Abbiate fede, arriveranno anche loro!)




Si riparte.
Il desiderio è di recuperare ciò che ho perso l’anno scorso, cioè 2/3 di Festival, per colpa di un insetto vigliacco e insensibile che mi ha costretto in ospedale e a letto. E respirare cinema per 11 giorni.
A proposito di respirare, alla partenza mi presento con bronchite e febbre…che bellezza!!! Se il buongiorno si vede dal mattino…
Prendo l’aereo alle 18.30 da Olbia con il mio inseparabile amico Renato, il gigante buono, compagno di mille trasferte veneziane e di mille e una visioni kitaniane.
Arriviamo a Venezia verso le 19.30, e al Lido alle 21 circa. La voce è ormai andata, consumo un pacchetto di fazzolettini al minuto…
Si parla di metal detector, perquisizioni, tiratori scelti sui tetti…allegria…si fa un giro nella zona cinema, la situazione sembra meno brutta del previsto.




Quest’ anno veline, calciatori, “grandi fratelli” e cariatidi in pelliccia si accalcheranno nel “Beck’Stage”.



Il festival è iniziato due giorni fa, abbiamo perso qualcosa: in particolare SEVEN SWORDS di Tsui Hark, ESPELHO MAGICO di Manoel De Oliveira (stupendo, a quanto pare …De Oliveira, 97 anni e ancora una lucidità impressionante ) e GOOD NIGHT. AND GOOD LUCK di Clooney (mi è dispiaciuto perderlo, mi è piaciuto molto CONFESSIONI DI UNA MENTE PERICOLOSA e sono un estimatore di Strathairn…e Clooney secondo me merita rispetto…come produttore, come regista e come attore).
Si va a letto presto, come ogni anno dormirò al massimo 3 ore per notte (sveglia alle 7.00 per comprare i biglietti del giorno dopo, rientro alle 3.00 dopo l’ultimo film della giornata), ma questo non mi spaventa, anzi…

つづく