mercoledì, ottobre 29, 2008

I' m a legal alien

Troppe cose da dire su questo Paradiso.
E allora cerco di dire tutto con una foto.
Piccolo antipasto.
Io e Greg a Shinjuku, Tokyo.

martedì, settembre 09, 2008

aLone in kyoTo

Air.
Sofia.
Bob.
Bed.
Charlotte.
Foot.
kyoTo.
Lost.
toKyo.
Alone.

mercoledì, luglio 23, 2008

Yuji Ohno

Finalmente il signore che mi ha fatto appassionare al funk ed al jazz (anche se ancora non lo sapevo) ha un nome.
Era il 1983 e vedevo per la prima volta un anime fantastico.
Yuji Ohno ha composto tutte le musiche dalla seconda serie in poi.
Di quale anime si tratta?
Guardate il video e lo saprete anche voi :D

martedì, giugno 24, 2008

1 grado di separazione

...erano 6, lo so...
ma ho fatto il biglietto per il Giappone.
Finalmente.

Partenza il 20 ottobre (Alghero-Roma e Roma-Tokyo), ritorno il 19 novembre.
1 mese.

Uno dei sogni della mia vita sta per realizzarsi.
Tokyo, monte Fuji, teatro No e teatro Kabuki, sakura in fiore, il Museo Nazionale di Arte Moderna, ramen fumante nei chioschi per strada, Museo Ghibli ...e se tutto va come deve andare tante altre cose, che se me le avessero dette due anni fa sarei scoppiato a ridere.

Mancano ancora 4 mesi, tanto.
E non voglio pensare a nient'altro che non sia ossigeno ed energia da riportare indietro.

Questa è appena arrivata calda calda da Cannes via Tokyo/Parigi.
Tanto per cominciare a riscaldare i motori :)

lunedì, giugno 23, 2008

Achille e la tartaruga

Se Achille dovesse fare i 100 metri alle Olimpiadi e avesse una tartaruga nella corsia adiacente, e le concedesse un tratto X di vantaggio non riuscirebbe mai a raggiungerla e la tartaruga vincerebbe la medaglia d'oro.
Achille dovrebbe infatti raggiungere per prima cosa il punto occupato dalla tartaruga, ma non essendo la tartaruga ferma, questa sarà avanzata di un tratto Y; questo si ripete all'infinito, ogni volta che Achille avanza, e per quanto Achille si danni la distanza tra loro si assottiglierà sempre di più ma non potrà mai annullarsi.

Ora: perchè Kitano ha dato questo titolo al suo nuovo film?
Akiresu to kame (Achille e la tartaruga) è la storia di un pittore dotato di poco talento che nonostante i calci in bocca continua a crederci fino alla fine.
Kitano mi parlò di questo film a Venezia lo scorso anno.
Il mio amico Greg mi ha raccontato tutta la trama...ve la risparmio per non svelare troppo ma sappiate che il film è molto più cupo di quanto possa apparire nel trailer (che è meraviglioso).

Achille e la tartaruga.
Io un'idea me la sono fatta, e fa molto male.
Come sempre quando si ha a che fare con Kitano.
Ma ciò che conta alla fine sono le parentesi, come sempre :)
Akiresu to kame sarà a Venezia.
Siamo vicini ad un nuovo Hana-bi.
E non vedo l'ora di essere in Sala Grande e di sentire quel brivido per la quinta volta.
:)

martedì, giugno 17, 2008

Ponyo

Miyazaki ha fatto un nuovo film.
Disegnato a matita e colorato ad acquerello.
E musicato da Joe Hisaishi.
Non c'è bisogno di aggiungere altro, no?

venerdì, marzo 07, 2008

Ils

Ils (il titolo inglese è Them, che con l'aggiunta di un punto esclamativo mi fa pensare all'assalto dei formiconi giganti anni '50...maledetti titolisti) è un film francese del 2006 girato da David Moreau e Xavier Palud, due giovani di gran talento e con due palle così.
Film girato con nulla: due attori, una villa, un bosco.

Parlare di come, in un'ora e venti, Moreau e Palud riescano a dipingere gli spazi e a muoversi dentro la villa e nel bosco all'esterno di questa significherebbe svelare troppo, togliere il piacere della visione e il gusto dello spavento.
Aggiungo solo che mi ha fatto pensare ad un altro bellissimo e sconosciuto film, Quien puede matar a un nino? dello spagnolo Narciso Ibanez Serrador.

Noi non vediamo esattamente come non vedono i due protagonisti, possiamo solo sentire ciò che sentono loro...fruscii, urla, sussurri, ed uno strano rumore che alla fine , nel momento in cui si scoprirà da cosa è provocato, fa gelare il sangue.
Siamo lì dentro, con loro. E ci rimaniamo.
Non ci sono fantasmi, non ci sono ragazzette coi capelli lunghi che escono dai televisori o cellulari che squillano.
E non c'è nemmeno sangue.
Qui c'è la banalità del male. Ed è reale, e per questo fa paura.

lunedì, febbraio 04, 2008